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      Per le quali difficoltà, e sopratutto per la strettezza del vivere, era l'esercito franzese necessitato ritirarsi a poco a poco di uno luogo in uno altro, il che diminuiva grandemente la riputazione sua appresso a' popoli; e benché gli inimici gli andassino continuamente seguitando non perciò speravano d'avere facoltà di combattere, come sopratutto Mompensieri e Verginio desideravano, perché per non essere sforzati a combattere alloggiavano sempre in luoghi forti e ove non potessino essere impedite le sue comodità. Co' quali andando a unirsi Filippo Rosso condottiere de' viniziani, con la sua compagnia di cento uomini d'arme, era stato rotto dalle genti del prefetto di Roma. Finalmente, essendo i franzesi alloggiati sotto Montecalvoli e Casalarbore presso ad Arriano, Ferdinando, accostatosi loro per tanto spazio quanto è il tiro di una balestra ma alloggiando sempre in sito forte, gli ridusse in necessità grande di vettovaglie, e gli privò medesimamente dell'uso dell'acqua. Donde deliberati di andarsene in Puglia, dove speravano avere comodità di vettovaglie, e temendo, nella propinquità degl'inimici, delle difficoltà che facilmente sopravengono agli eserciti che si ritirano, levatisi tacitamente al principio della notte, camminorono, innanzi si fermassino, venticinque miglia. Seguitògli la mattina Ferdinando, ma disperandosi di potere aggiugnergli si accampò a Giesualdo; la quale terra, avendo già sostenuto quattordici mesi l'assedio di... famosissimo capitano, fu da lui espugnata in uno giorno solo: cosa che ingannò molto i franzesi, perché avendo deliberato di fermarsi in Venosa, terra forte di sito e molto abbondante di vettovaglie, la credenza che ebbono che Ferdinando non cosí presto pigliasse Giesualdo fu cagione che perdessino tempo in Atella, la quale terra aveano presa e la saccheggiavano; onde innanzi partissino, sopragiunti da Ferdinando, che preso Giesualdo accelerò il cammino, benché battessino una parte de' suoi trascorsa innanzi al campo, non potendo ridursi a Venosa vicina a otto miglia, si fermorono in Atella, con intenzione di aspettare se da parte alcuna venisse soccorso, e sperando, per la vicinità di Venosa e di molte altre terre circostanti che si tenevano per loro, poterne ricevere comodità di vettovaglie.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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