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      Consigliavanlo ancora molti che aspettasse il parto propinquo della reina, perché non conveniva alla prudenza sua, né all'amore che e' doveva portare a' popoli suoi, esporre la persona propria a tanti pericoli se prima non avesse un figliuolo al quale appartenesse tanta successione: ragione che diventò piú potente per il parto della reina, perché fra pochi dí morí il figliuolo maschio che di lei era nato. Cosí, parte per la negligenza e poco consiglio del re, parte per le difficoltà artificiosamente interposte da altri, si differirno tanto le provisioni che ne seguitò la distruzione delle sue genti con la perdita totale del regno di Napoli: e sarebbe succeduto il medesimo de' confederati suoi d'Italia se per se stessi non avessino costantemente difese le cose proprie.
     
      Lib.3, cap.8
     
      Colloqui e accordi di Lodovico Sforza con Massimiliano Cesare. Massimiliano Cesare in Italia. Fedeltà de' fiorentini ai francesi e consigli politici del Savonarola. Vicende della guerra de' fiorentini per riconquistare Pisa. Morte di Piero Capponi. Maggiori aiuti de' veneziani a Pisa e minore fiducia de' pisani in Lodovico Sforza.
     
      È detto di sopra che, per paura degli apparati franzesi, si era cominciato, piú per sodisfazione di Lodovico Sforza che de' viniziani, a trattare di fare passare Massimiliano Cesare in Italia; col quale, mentre durava il medesimo timore, fu convenuto che i viniziani e Lodovico gli dessino per tre mesi ventimila ducati ciascuno mese perché menasse seco un certo numero di cavalli e di fanti.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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