Ma a' fiorentini, esclusi dalla speranza di ottenere Pisa per accordo, parve avere occasione opportuna di espugnare quella città; però, fatto ritornare nel contado di Pisa Pagolo Vitelli, sollecitavano con diligenza grande le provisioni richieste da lui.
Lib.4, cap.8
Il re di Francia si prepara alla spedizione contro Lodovico Sforza. I fiorentini sollecitati dal re di Francia e da Lodovico deliberano di non aderire né all'una né all'altra parte e di attendere alla riconquista di Pisa. Milizie francesi si raccolgono in Asti e milizie veneziane a Brescia. Preparativi di difesa di Lodovico Sforza.
Le quali mentre che si sollecitano, crescevano continuamente i pericoli di Lodovico Sforza. Perché né la interposizione sua all'accordo aveva in parte alcuna placati gli animi de' viniziani, costanti nel desiderio della sua distruzione, per l'odio e per la speranza del guadagno; né Massimiliano era cosí pronto alla guerra contro al re di Francia come era sollecito a dimandargli spesso danari, anzi, contro alle promesse molte volte fattegli, prolungò la tregua sua col re per tutto il mese d'agosto prossimo, e togliendogli in uno tempo medesimo la speranza che gli avesse a giovare piú il soccorso suo di quello che gli avesse giovato la diversione, unito con la lega de' svevi, roppe guerra a' svizzeri, dichiaratigli ribelli dello imperio, per varie differenze che erano tra loro: la quale, continuata da ogni banda con grande impeto, ebbe vari progressi e grande uccisione dall'una parte e dall'altra; in modo che Lodovico era certo non potere piú, in caso gli bisognasse, ottenere aiuto da lui se non terminasse prima questa guerra o con vittoria o con accordo; e nondimeno, promettendogli Massimiliano che mai converrebbe né col re di Francia né co' svizzeri senza includervi lui, era costretto, per non se lo alienare, porgergli spesso nuovi danari.
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