Perché Federigo, essendogli data intenzione dal re di Spagna di consentire alla restituzione sua nel regno di Napoli, e sperando che il medesimo avesse a consentire il re di Francia, appresso al quale, indotta a compassione, si affaticava molto per lui la reina di Francia, aveva introdotto tra loro pratiche di pace: per le quali, mentre che ardeva la guerra in Italia, andorno in Francia imbasciadori del re di Spagna, governandosi con tanto artificio che Federigo si persuadeva che la difficoltà della sua restituzione, contradetta estremamente da' baroni della parte angioina, consistesse principalmente nel re di Francia.
Essendo adunque ridotte tutte le guerre de' due re nel regno di Napoli, erano volti a quella parte gli occhi e i pensieri di ciascuno. Perché i franzesi, partiti da Roma e passati per le terre di Valmontone e de' Colonnesi, per le quali furono concedute loro volontariamente le vettovaglie, camminavano per la campagna ecclesiastica inverso San Germano; ove Consalvo, messa guardia in Roccasecca e in Montecasino, si era fermato, non con intenzione di tentare la fortuna ma di proibire che non passassino piú innanzi, il che per la fortezza del sito sperava agevolmente potere fare. Arrivati i franzesi a Pontecorvo e a Cepperano, si uní con loro il marchese di Saluzzo con le genti di Gaeta; avendo prima, per l'occasione della partita di Consalvo, ricuperato il ducato di Traietto e il contado di Fondi insino al fiume del Garigliano. Fu la prima fatica dello esercito franzese la oppugnazione di Roccasecca; dalla quale, dato che v'ebbono invano uno assalto, si levorono, ma divenutine in tanto dispregio che publicamente si affermava, nell'esercito spagnuolo, quel giorno avere assicurato il reame di Napoli da' franzesi.
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