Ma essendo preparate già le galee e i fanti per partire il dí seguente, il Valentino, poiché la sera ebbe parlato lungamente con Consalvo, e da lui con dimostrazione grande di amore avuto licenza e abbracciato nel partirsi, procedendo con quella simulazione medesima che si diceva avere usata già contro a Iacopo Piccinino Ferdinando vecchio d'Aragona, subito che uscí della camera fu per comandamento suo ritenuto nel castello, e mandato all'ora medesima alla casa dove alloggiava a tôrre il salvocondotto che, innanzi partisse da Ostia, gli avea fatto; con tutto che allegasse che, avendogli comandato i suoi re che lo facesse prigione, prevaleva il comandamento loro al suo salvocondotto, perché la sicurtà data di propria autorità dal ministro non era valida piú che si fusse la volontà del signore. Soggiugnendo oltre a questo essere stata cosa necessaria il ritenerlo, perché, non contento di tante iniquità che per l'addietro aveva commesse, procurava di alterare per l'avvenire gli stati d'altri, macchinare cose nuove seminare scandoli e fare nascere in Italia incendi perniciosi. E poco dipoi lo mandò in su una galea sottile prigione in Ispagna, non servito da altri de' suoi che da uno paggio, ove fu incarcerato nella rocca di Medina del Campo.
Fecesi circa a questi tempi medesima tregua per terra e [per] mare, cosí per le cose d'Italia come di là da' monti, tra 'l re di Francia e i re di Spagna; alla quale, desiderata molto dal re di Francia, acconsentirno volentieri i re di Spagna perché giudicorno essere meglio stabilire per questo mezzo, con maggiore sicurtà e quiete, l'acquisto fatto che per mezzo di nuove guerre; le quali essendo piene di molestia e di spese hanno spesse volte fine diverso dalle speranze.
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