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      Ma non è divisione manco potente quella tra gli Adorni e i Fregosi, i quali di case popolari diventati cappellacci (cosí chiamano i genovesi coloro che sono ascesi a molta grandezza) contendono insieme la degnità del doge, continuata molti anni quasi sempre in una di loro. Perché i gentiluomini, guelfi e ghibellini, non potendo essi per la proibizione delle leggi conseguirla, procuravano che la fusse conferita ne' popolari della fazione medesima, e favorendo i ghibellini [gli Adorni] i guelfi [i Fregosi] si feciono in progresso di tempo queste due famiglie piú illustri e piú potenti di quegli il nome de' quali e l'autorità solevano prima seguitare. E si confondono in modo tutte queste divisioni che spesso quegli che sono d'una medesima parte, contro alla parte opposita, sono eziandio tra se medesimi divisi in varie parti, e per contrario congiunti in una parte con quegli che seguitano un'altra parte. Ma cominciò questo anno ad accendersi altercazione tra i gentiluomini e i popolari; la quale, avendo principio dalla insolenza di alcuni nobili e trovando per l'ordinario gli animi dell'una parte e dell'altra male disposti, si convertí prestamente da contenzioni private in discordie publiche, piú facili a generarsi nelle città, come era allora Genova, molto abbondanti di ricchezze: le quali trascorsono tanto oltre che 'l popolo, concitato tumultuosamente all'armi e ammazzato uno della famiglia d'Oria e feriti alcuni altri gentiluomini, ottenne, piú con la violenza che con la volontà libera de' cittadini, che ne' consigli publici, ne' quali intervennono pochissimi della nobiltà, si statuisse il dí seguente che degli uffici, i quali prima si dividevano tra i nobili e i popolari in parte eguale, se ne concedessino per l'avvenire due parti al popolo rimanendone una sola alla nobiltà: alla quale deliberazione, per timore che non si facessino maggiori scandoli, acconsentí Roccalbertino Catelano che invece di Filippo di Ravesten, governatore regio allora assente, era preposto alla città. E nondimeno i popolari non quietati per questo, suscitato fra pochissimi dí nuovo tumulto saccheggiorno le case de' nobili; per la qual cosa la maggiore parte della nobiltà, non si tenendo piú sicura nella patria, se n'uscí fuora.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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