Ma quel che era di piú momento, traportato non meno dall'odio che dal sospetto, aveva, quando il re publicò di volere coll'armi ridurre a ubbidienza i genovesi, significato per suoi nunzi e con uno breve al re de' romani e agli elettori dello imperio che 'l re di Francia si preparava a passare in Italia con potentissimo esercito, simulando di volere raffrenare i tumulti di Genova, i quali era in potestà sua di quietare con la autorità sola, ma in verità per opprimere lo stato della Chiesa e usurpare la dignità dello imperio: e il medesimo, oltre al pontefice, gli significavano i viniziani, mossi dal medesimo timore della venuta del re di Francia in Italia con tanto esercito. Le quali cose intese, Massimiliano, cupidissimo per sua natura di cose nuove, essendo in quegli dí ritornato di Fiandra, dove invano tentò di assumere il governo del nipote, aveva convocato nella città di Gostanza i príncipi di Germania e le terre franche (chiamano terre franche quelle città che, riconoscendo in certi pagamenti determinati l'autorità dello imperio, si governano in tutte l'altre cose per se stesse, intente non ad ampliare il loro territorio ma a conservare la propria libertà). Dove concorsono i baroni e príncipi e i popoli di tutta Germania, forse piú prontamente e in maggiore numero che fussino, già lunghissimo tempo, concorsi a dieta alcuna: conciossiaché vi convennono personalmente tutti gli elettori, tutti i príncipi ecclesiastici e secolari della Alamagna, da quegli in fuora che erano ritenuti da qualche giusto impedimento, per i quali nondimeno vi vennono o figliuoli o fratelli o altre congiuntissime persone, che rappresentavano il nome loro; e similmente tutte le terre franche vi mandorono imbasciadori.
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