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      Alla capitolazione fatta in comune fu necessario aggiugnere, senza saputa del re, cattolico, nuove obligazioni di pagare al re di Francia, ne' tempi e sotto le condizioni medesime, cinquantamila altri ducati. Oltre che fu di bisogno promettessino di donare a' ministri de' due re venticinquemila ducati, de' quali la maggiore parte s'aveva a distribuire secondo la volontà del cardinale di Roano. Le quali convenzioni, benché fussino con gravissima spesa de' fiorentini, dettono nondimeno appresso a tutti gli uomini infamia piú grave a quei re: de' quali l'uno si dispose per danari ad abbandonare quella [città], che molte volte aveva affermato avere ricevuta nella sua protezione, e della quale, come si manifestò poi, essendosegli spontaneamente data, il gran capitano avea accettato in suo nome il dominio; l'altro, non si ricordando delle promesse fatte molte volte a' fiorentini, o vendé per brutto prezzo la libertà giusta de' pisani o costrinse i fiorentini a comperare da lui la facoltà di ricuperare giustamente le cose proprie. Tanto può oggi comunemente piú la forza della pecunia che il rispetto dell'onestà.
     
      Lib.8, cap.3
     
      Preparativi del re di Francia per la guerra. Sollecite misure di difesa de' veneziani; casi sfortunati per loro. Piano di guerra de' veneziani. Inizi della spedizione del re di Francia contro i veneziani.
     
      Ma le cose de' pisani, che già solevano essere negli occhi di tutta Italia, erano in questo tempo di piccola considerazione, dependendo gli animi degli uomini da espettazione di cose maggiori.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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