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      Fate voi, senatori, le parole e i fatti de' quali sono in esempio e negli occhi di tutta la città, fate, dico, a gara, ciascuno di voi che ha facoltà sufficienti, di fare descrivere in questo numero i vostri figliuoli acciò che sieno partecipi di tanta gloria; perché da questo nascerà non solo la difesa sicura e certa di Padova ma si acquisterà questa fama appresso a tutte le nazioni: che noi medesimi siamo quegli che col pericolo della propria vita difendiamo la libertà e la salute della piú degna patria e della piú nobile che sia in tutto il mondo. -
      Fu udito con grandissima attenzione e approvazione, e messo con somma celerità in esecuzione, il consiglio del principe; per il quale il fiore de' nobili della gioventú viniziana, raccolti ciascuno quanti piú amici e familiari atti allo esercizio dell'armi potette, andò a Padova, accompagnati insino che entrorno nelle barche da tutti gli altri gentiluomini e da moltitudine innumerabile, e celebrando ciascuno con somme laudi e con pietosi voti tanta prontezza in soccorso della patria: né con minore letizia e giubilo di tutti furono ricevuti in Padova, esaltando i capitani e i soldati insino al cielo che questi giovani nobili, non esperimentati né alle fatiche né a' pericoli della milizia, preponessino l'amore della patria alla vita propria; e in modo che confortando l'uno l'altro aspettavano con lietissimi animi la venuta di Cesare.
      Il quale, attendendo a raccorre le genti che da molte parti gli concorrevano, era venuto al ponte alla Brenta lontano tre miglia da Padova; e preso per forza Limini e interrotto il corso delle acque, aspettava l'artiglierie le quali, terribili per quantità e per qualità, venivano di Germania.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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