Ma non potendo, per lo impedimento de' paludi e di certe acque che inondano il paese, andarvi se non con lungo circuito, venne al ponte di Bovolenta lontano da Padova sette miglia, dove è una tenuta situata in sul fiume del Bachiglione verso la marina tra Padova e Vinegia: nel qual luogo, per essere circondato dalle acque e nella parte piú sicura del padovano, si erano ridotti tremila villani con numero grandissimo di bestiami; i quali, sforzati dalla vanguardia de' fanti spagnuoli e italiani, furono quasi tutti morti o presi. Né si attese, per due dí seguenti, ad altro che a correre tutto il paese insino al mare, pieno di quantità infinita di bestiami; e furono prese nella Brenta molte barche, che cariche di vettovaglie andavano a Padova: tanto che, finalmente, il quintodecimo dí del mese di settembre, avendo consumato tanto tempo inutilmente e dato spazio agli inimici di fortificarla ed empierla di vettovaglie, si accostò alle mura di Padova allato alla porta del Portello.
Lib.8, cap.11
Importanza del dominio di Padova per i veneziani. Forze degli avversari e fortificazioni di Padova. Assalti de' soldati di Massimiliano alle mura e valorosa difesa de' veneziani. Ritirata dell'esercito di Massimiliano; querele di questo contro gli alleati. Accordi fra Massimiliano e gli ambasciatori fiorentini. Le truppe francesi si ritirano nel ducato di Milano; i veneziani rifiutano la tregua con Massimiliano.
Non aveva mai, né in quella età né forse in molte superiori, veduto Italia tentarsi oppugnazione che fusse di maggiore espettazione e piú negli occhi degli uomini, per la nobiltà di quella città e per gli effetti importanti che dal perderla o vincerla resultavano.
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