Volevano oltre a questo, il pontefice ed egli, che nel tempo medesimo si facesse tra i fiorentini e i sanesi confederazione a difesa degli stati; e da altra parte temevano che i montepulcianesi, accorgendosi di quel che si trattava, non preoccupassino, con l'arrendersi da loro medesimi, la grazia de' fiorentini, i quali, conseguito lo intento loro, fussino poi renitenti a fare la confederazione: però fu mandato ad alloggiare in Montepulciano Giovanni Vitelli; e il pontefice vi mandò Iacobo Simonetta auditore di ruota, il quale molti anni poi fu promosso al cardinalato, perché per mezzo suo si adattassino le cose di Montepulciano. Tanto che, finalmente, in un tempo medesimo fu fatta confederazione per venticinque anni tra fiorentini e sanesi; e Montepulciano, interponendosi il Simonetta per la venia e confermazione delle esenzioni e privilegi antichi, ritornò in mano de' fiorentini.
Lib.10, cap.3
L'esercito franco tedesco contro i veneziani; i veneziani abbandonano diverse terre; fazioni di guerra; i veneziani perdono e ricuperano il Friuli. Difficoltà poste innanzi da Massimiliano riguardo al concilio pisano; continuano le trattative di pace fra il pontefice e il re di Francia.
Erano state per qualche mese piú quiete che il solito le cose tra il re de' romani e i viniziani; perché i tedeschi non abbondanti di gente e bisognosi di danari non riputavano fare poco se conservavano Verona, e l'esercito de viniziani non essendo potente a espugnare quella città stava alloggiato tra Suavi e Lunigo, donde una notte abbruciorno, di qua e di là dallo Adice, grande parte delle ricolte del veronese: benché assaltati nel ritirarsi perdessino trecento fanti.
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