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      A Cesare fu riservata facoltà di entrare nella confederazione, e medesimamente al re di Inghilterra; a quello con incerta speranza d'averlo finalmente a separare dal re di Francia, a questo con espresso consentimento del cardinale eboracense, intervenuto continuamente a' trattamenti della lega. La quale come fu contratta, morí Ieronimo Donato oratore veneto, per la prudenza e desterità sua molto grato al pontefice, e perciò stato molto utile alla patria nella sua legazione.
     
      Lib.10, cap.6
     
      Diversità di giudizi intorno alla politica del pontefice. Atti del pontefice contro a' cardinali dissidenti; sdegno suo contro Firenze e il Soderini. Orazione del Soderini perché si usino le entrate dei beni delle chiese se il pontefice muoverà guerra. Ragioni per cui si delibera di non assalire i fiorentini.
     
      Destò questa confederazione, fatta dal pontefice sotto nome di liberare Italia da' barbari, diverse interpretazioni negli animi degli uomini, secondo la diversità delle passioni e degli ingegni. Perché molti, presi dalla magnificenza e giocondità del nome, esaltavano con somme laudi insino al cielo cosí alto proposito, chiamandola professione veramente degna della maestà pontificale; né potere la grandezza dell'animo di Giulio avere assunto impresa piú generosa, né meno piena di prudenza che di magnanimità, avendo con la industria sua commosso l'armi de' barbari contro a' barbari; onde spargendosi contro a' franzesi piú il sangue degli stranieri che degli italiani, non solamente si perdonerebbe al sangue nostro, ma cacciata una delle parti sarebbe molto facile cacciare con l'armi italiane l'altra già indebolita ed enervata.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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