Ma quando niuna altra cosa il dimostrasse, non dimostra egli i pensieri suoi abbastanza d'avere diputato nuovamente legato di Bologna il cardinale de' Medici, con intenzione di proporlo all'esercito? cardinale non mai onorato o beneficato da lui, e nel quale non dimostrò mai alcuna confidenza. Che significa questo, altro che, dando autorità, accostando a' vostri confini anzi mettendo quasi in sul collo vostro, con tanta degnità con riputazione e con armi, quel che aspira a essere vostro tiranno, dare animo a' cittadini (se alcuni ne sono tanto pravi) che amino piú la tirannide che la libertà, e sollevare i sudditi vostri a questo nome? Per le quali cose questi miei onorevoli colleghi, e molti altri buoni e savi cittadini, hanno giudicato essere necessario che per difendere questa libertà si faccino i medesimi provedimenti che s'arebbono a fare se la guerra fusse certa; e se bene sia verisimile che il re di Francia, almeno per l'interesse proprio, ci aiuterà potentemente, non dobbiamo per questa speranza omettere i rimedi che sono in nostra potestà, né dimenticarci che facilmente molti impedimenti potrebbono sopravenire che ci priverebbono in qualche parte degli aiuti suoi. Non crediamo che alcuno nieghi che questo sia salutifero e necessario consiglio, e chi pure lo negasse potrebbe essere che altro lo movesse che 'l zelo del bene comune. Ma sono bene alcuni che allegano che, essendo noi incerti se il pontefice ha nell'animo di muoverci la guerra, è inutile deliberazione, offendendo l'autorità sua e gravando i beni ecclesiastici, dargli giusta cagione di sdegnarsi e provocarlo a farci quasi necessariamente la guerra: come se, per tanti e cosí evidenti segni e argomenti, non si comprendesse manifestamente quale sia la mente sua; o come se appartenesse a prudenti governatori delle republiche tardare a prepararsi dopo il principio dell'assalto, volere prima ricevere dall'inimico il colpo mortale che vestirsi dell'armi necessarie a difendersi.
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