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      Altri dicono che, per non aggiugnere all'ira del pontefice l'ira divina, si debbe provedere alla salute nostra con altro modo, perché non è in noi quella necessità senza la quale è sempre proibito, con pene gravissime, dalle leggi canoniche, a' secolari, imporre gravezze a' beni o alle persone ecclesiastiche. È stata considerata questa ragione similmente da noi e dagli altri che hanno consigliato che si faccia questa legge: ma non bastando, come voi sapete, l'entrate publiche alle spese che occorreranno, ed essendo state sí lungamente e sí gravemente affaticate le borse vostre, ed essendo manifesto che nella guerra aranno a ogn'ora a essere di nuovo affaticate, chi è quello che non vegga essere molto conveniente e necessario che le spese che si faranno per difenderci dalla guerra mossa dalle persone ecclesiastiche si sostenghino in qualche parte co' danari delle persone ecclesiastiche? cosa molte altre volte usata nella nostra città e molto piú da tutti gli altri príncipi e republiche, ma non già mai, né quiné altrove, con maggiore moderazione e circospezione; poiché non s'hanno a spendere in altro uso, anzi s'hanno a depositare in luogo sicuro, per restituirgli, se il timore nostro sarà stato vano, a' religiosi medesimi. Se adunque il pontefice non ci moverà la guerra non spenderemo i danari degli ecclesiastici, né quanto allo effetto aremo imposto loro gravezza alcuna; se ce la moverà, chi si potrà lamentare che con tutti i modi a noi possibili ci difendiamo da una guerra tanto ingiusta?


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094