Proponevano alcuni altri che aggiunto all'avanguardia maggiore numero di fanti si fermasse di là da Bologna, quasi alle radici del monte tralle porte di Saragosa e di San Felice, fortificando l'alloggiamento con tagliate e altri ripari; e che la terra si battesse da quella parte dalla quale non solo era debolissima di muraglie e di ripari, ma ancora, piantando qualche pezzo di artiglieria in sul monte, si offendevano per fianco, mentre si dava la battaglia, quegli che dentro difendessino la parte già battuta: il quale consiglio era medesimamente riprovato come non sufficiente a impedire la venuta de' franzesi e come pericoloso, perché se fussino assaltati non poteva l'esercito, con tutto che in potestà sua fussino i monti, condursi al soccorso loro in minore spazio di tre ore. Nelle quali ambiguità essendo piú facile riprovare, e meritamente, i consigli proposti dagli altri che proporre di quegli che meritassino di essere approvati, inclinorno finalmente i capitani che la terra si assaltasse da quella parte dalla quale alloggiava l'esercito; mossi, trall'altre ragioni, dal diminuire già l'opinione che Fois, poiché tanto tardava, avesse a venire innanzi. Perciò, e cominciorno a fare le spianate per accostare alle mura l'artiglierie e fu richiamata l'avanguardia ad alloggiare insieme cogli altri. Ma poco dipoi, essendo venuti molti avvisi che le genti franzesi continuamente moltiplicavano al Finale, e però ritornando il sospetto primo della venuta loro, cominciò di nuovo a pullulare la varietà delle opinioni: perché, consentendo tutti che se Fois s'approssimava si doveva procurare di assaltarlo innanzi entrasse in Bologna, molti ricordavano che l'avere in tal caso a ritirare dalle mura l'artiglierie piantate darebbe molte difficoltà e impedimenti all'esercito; il che, quando le cose erano ridotte a termini tanto stretti, non poteva essere né piú pericoloso né piú pernicioso.
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