Però, ancora che nel consiglio avessino contradetto quasi tutti i capitani, mossosi, inclinando già il dí alla notte, dal Finale, la mattina seguente, non essendo piú che due ore di dí, camminando con tutto l'esercito ordinato a combattere, con neve e venti asprissimi, entrò per la porta di San Felice in Bologna; avendo seco [mille trecento] lancie, seimila fanti tedeschi i quali tutti aveva collocati nell'antiguardia, e [otto] mila tra franzesi e italiani. Entrato Fois in Bologna, trattò di assaltare la mattina seguente il campo degli inimici, uscendo fuora i soldati per tre porte e il popolo per la via del monte; i quali arebbe trovati senza pensiero alcuno della venuta sua, della quale è manifesto che i capitani non ebbono, né quel dí né per la maggiore parte del dí prossimo, notizia: ma Ivo di Allegri consigliò che per uno dí ancora riposasse la gente, stracca per la difficoltà del cammino; non pensando, né egli né alcuno altro, potere essere che senza saputa loro fusse entrato, di dí e per la strada romana, uno esercito sí grande in una città alla quale erano accampati. La quale ignoranza continuava medesimamente insino all'altro dí se per sorte non fusse stato preso uno stradiotto greco, uscito insieme con altri cavalli a scaramucciare; il quale, dimandato quel che si facesse in Bologna, rispose che da sé ne riceverebbono piccolo lume, perché vi era venuto il dí dinanzi con l'esercito franzese: sopra le quali parole interrogato con maraviglia grande diligentemente da' capitani, e trovatolo costante nelle risposte, prestandogli fede, deliberorno levare il campo; giudicando che, per essere vessati i soldati dalla asprezza della stagione e per la vicinità della città nella quale era entrato uno tale esercito, fusse pericoloso il soprastarvi.
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