Le quali condizioni gravissime, e quasi intollerabili per se stesse, faceva molto piú gravi il conoscere non potere stare sicuro che, concedutegli tante cose, non variasse poi, o secondo l'occasioni o secondo la sua consuetudine. Anzi, la iniquità delle condizioni proposte faceva quasi manifesto argomento che, già deliberato di alienarsi dal re di Francia, cercasse occasione di metterlo a effetto con qualche colore, massime che non solo nelle parole ma eziandio nelle opere si scorgevano molti segni di cattivo animo; perché né col Burgus erano venuti i procuratori tante volte promessi per andare al concilio pisano, anzi la congregazione de' prelati fatta in Augusta avea finalmente risposto, con publico decreto, il concilio pisano essere scismatico e detestabile: benché con questa moderazione essere apparecchiati a mutare sentenza se in contrario fussino dimostrate piú efficaci ragioni. E nondimeno il re, nel tempo che piú gli sarebbe bisognato unire le forze sue, era necessitato tenere a requisizione di Cesare [dugento] lancie e tremila fanti in Verona e mille alla custodia di Lignago.
Tormentava oltre a questo molto l'animo del re il timore de' svizzeri; perché, con tutto che avesse ottenuto di mandare alle diete loro il baglí d'Amiens al quale aveva dato amplissime commissioni, risoluto con prudente consiglio (se prudenti si possono chiamare quelle deliberazioni che si fanno passata già l'opportunità del giovare) di spendere qualunque quantità di danari per ridurgli alla sua amicizia, nondimeno, prevalendo l'odio ardentissimo della plebe e le persuasioni efficaci del cardinale sedunense alla autorità di quegli che avevano, di dieta in dieta, impedito che non si facesse deliberazione contraria a lui, si sentiva erano inclinati a concedere semila fanti agli stipendi de' confederati, i quali gli dimandavano per potergli opporre agli squadroni ordinati e stabili de' fanti tedeschi.
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