Preparoronsi con questo ordine i franzesi alla battaglia. L'avanguardia con l'artiglierie innanzi, guidata dal duca di Ferrara, e ove era anche il [generale] di Normandia con settecento lancie e co' fanti tedeschi, fu collocata in sulla riva del fiume che era loro a mano destra, stando i fanti alla sinistra della cavalleria. Allato all'antiguardia, pure per fianco, furno posti i fanti della battaglia, ottomila, parte guasconi parte piccardi; e dipoi, allargandosi pure sempre tanto piú dalla riva del fiume, fu posto l'ultimo squadrone de' fanti italiani guidati da Federico da Bozzole e da... degli Scotti, nel quale non erano piú che cinquemila fanti, perché con tutto che Fois, passando innanzi a Bologna, avesse raccolti quelli che vi erano a guardia, molti si erano fuggiti per la strettezza de' pagamenti; e allato a questo squadrone, tutti gli arcieri e cavalli leggieri che passavano il numero di tremila. Dietro a tutti questi squadroni, i quali non distendendosi per linea retta ma piegandosi facevano quasi forma di mezza luna, dietro a tutti, in sulla riva del fiume erano collocate le secento lancie della battaglia, guidate dal la Palissa e insieme dal cardinale di San Severino legato del concilio, il quale grandissimo di corpo e di vasto animo, coperto dal capo insino a' piedi d'armi lucentissime, faceva molto piú l'ufficio del capitano che di cardinale o di legato. Non si riservò Fois luogo o cura alcuna particolare, ma eletti di tutto l'esercito trenta valorosissimi gentiluomini volle essere libero a provedere e soccorrere per tutto, facendolo manifestamente riconoscere dagli altri lo splendore e la bellezza dell'armi e la sopravesta, e allegrissimo nel volto, con gli occhi pieni di vigore e quasi per la letizia sfavillanti.
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