Solo Pietro Margano si vergognò di ritenere i danari pervenuti a lui: con consiglio migliore e piú fortunato, perché, non molto tempo di poi, preso nella guerra dal successore del presente re, arebbe col supplicio debito pagata la pena della fraude.
Dalle quali cose confermato molto l'animo del pontefice, poi che cessava il timore presente degli inimici forestieri e de' domestici, dette il terzo dí di maggio, con grandissima solennità, principio al concilio nella chiesa di San Giovanni in Laterano, già certo che non solo vi concorrerebbe la maggiore parte di Italia, ma la Spagna l'Inghilterra e l'Ungheria. Al quale principio intervenne egli personalmente in abito pontificale, accompagnato dal collegio de' cardinali e da moltitudine grande di vescovi; ove celebrata, oltre a molte altre preci, secondo il costume antico, la messa dello Spirito santo, ed esortati con una publica orazione i Padri a intendere con tutto il cuore al bene publico e alla degnità della cristiana religione, fu dichiarato, per fare fondamento all'altre cose che in futuro s’aveano a statuire, il concilio congregato essere vero, legittimo e santo concilio, e in quello risedere indubitatamente tutta l'autorità e potestà della Chiesa universale: cerimonie bellissime e santissime, e da penetrare insino nelle viscere de' cuori degli uomini, se tali si credesse che fussino i pensieri e i fini degli autori di queste cose quali suonano le parole.
Lib.10, cap.15
Il re di Francia sempre piú disposto alla pace col pontefice.
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