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      Le città del ducato costrette a pagare taglie agli svizzeri. Mutamenti politici dopo la ritirata dei francesi.
     
      Ma già sopragiugnevano apertamente alle cose del re gravissimi pericoli; perché i svizzeri aveano finalmente deliberato di concedere seimila fanti agli stipendi del pontefice, che gli aveva dimandati sotto nome di usare l'opera loro contro a Ferrara, non avendo quegli che sostenevano le parti del re di Francia potuto ottenere altro che ritardare la deliberazione insino a quel dí. Contro a' quali con furore grande esclamava nelle diete la moltitudine, accesa di odio maraviglioso contro al nome del re di Francia: non essere bastata a quel re la ingratitudine di avere negato di accrescere piccola quantità alle pensioni di coloro con la virtú e col sangue de' quali aveva acquistata tanta riputazione e tanto stato, che oltre a questo avesse con parole contumeliosissime dispregiata la loro ignobilità, come se al principio non avessino avuta tutti gli uomini una origine e uno nascimento medesimo, e come se alcuno fusse al presente nobile e grande che in qualche tempo i suoi progenitori non fussino stati poveri ignobili e umili; avere cominciato a soldare i fanti lanzchenech per dimostrare di non gli essere necessaria piú nella guerra l'opera loro, persuadendosi che essi, privati del soldo suo, avessino oziosamente a tollerare di essere consumati dalla fame in quelle montagne: però doversi dimostrare a tutto il mondo vani essere stati i suoi pensieri false le persuasioni nociva solamente a lui la ingratitudine, né potere alcuna difficoltà ritenere gli uomini militari che non dimostrassino il suo valore, e che finalmente l'oro e i danari servivano a chi aveva il ferro e l'armi; ed essere necessario fare intendere una volta a tutto 'l mondo quanto imprudentemente discorreva chi alla nazione degli elvezi preponeva i fanti tedeschi.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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