Nondimeno, dimostrandogli il cardinale, e procurando che il marchese della Palude e Andrea Caraffa conte di Santa Severina, condottieri nell'esercito, [facessino il medesimo], alla città, che avea ricevuta tanta offesa, non potere piú essere se non odiosissimo il nome spagnuolo, e che in qualunque occasione aderirebbe sempre agli inimici del re cattolico, anzi essere pericolo che, come si discostasse l'esercito, non richiamasse il gonfaloniere, il quale sforzata aveva cacciato, movendolo anche il provedersi con tanta difficoltà a' danari promessi, i quali se fussino stati piú pronti arebbe fatto maggiore fondamento nel governo libero, consentí al desiderio del cardinale: il quale, composte le cose con lui, venne subito in Firenze alle case sue; ove, parte con lui parte separatamente, entrorno molti condottieri e soldati italiani, non avendo i magistrati, per la vicinità degli spagnuoli, ardire di proibire che non vi entrassino. Dipoi il dí seguente, essendo congregato nel palagio publico per le cose occorrenti un consiglio di molti cittadini, al quale era presente Giuliano de' Medici, i soldati, assaltata all'improviso la porta e poi salite le scale, occuporono il palagio, depredando gli argenti che vi si conservavano per uso della signoria. La quale, insieme col gonfaloniere, costretta a cedere alla volontà di chi poteva piú coll'armi che non potevano i magistrati colla riverenza e autorità disarmata, convocò subito, cosí proponendo Giuliano de' Medici, in sulla piazza del palagio, col suono della campana grossa, il popolo al parlamento; dove quegli che andorno, essendo circondati dall'armi de' soldati e de' giovani della città che aveano prese l'armi per i Medici, consentirono che a circa cinquanta cittadini, nominati secondo la volontà del cardinale, fusse data sopra le cose publiche la medesima autorità che aveva tutto il popolo (chiamano i fiorentini questa potestà, cosí ampia, balía): per decreto de' quali ridotto il governo a quella forma che soleva essere innanzi all'anno mille quattrocento novantaquattro, e messa una guardia di soldati ferma al palagio, ripigliorono i Medici quella medesima grandezza, ma governandola piú imperiosamente e con arbitrio piú assoluto che soleva avere il padre loro.
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