Per il quale discorso apparisce che se i fiorentini avessino, dopo che furno cacciati i franzesi, procurato diligentemente di assicurare mediante la concordia le cose loro, o se si fussino fortificati di armi di soldati esperti, o non si sarebbe il viceré mosso contro a loro, o trovata difficoltà nello opprimergli arebbe facilmente composto con danari. Ma era destinato non lo facessino, ancora che, oltre a quello che si poteva comprendere per i discorsi umani fussino stati ammuniti dal cielo degli imminenti pericoli: perché, non molto innanzi, uno folgore, caduto in sulla porta che da Firenze va a Prato, levò d'uno scudo antico di marmo i gigli a oro, insegna del re di Francia; un altro, caduto in sulla sommità del palagio ed entrato nella camera del gonfaloniere, non avea percosso altro che un bossolo grande d'argento nel quale si raccoglievano i partiti del sommo magistrato, e dipoi sceso nella infima parte percosse di maniera una lapide grande, che a piè della scala sosteneva la macchina dell'edificio, che uscitane illesa pareva fusse stata cavata da' periti con grandissima destrezza e architettura.
In questi tempi medesimi o poco prima, battendo i genovesi il Castelletto di Genova con l'artiglierie che aveva prestate loro il pontefice, il castellano, ricevuti diecimila [ducati] lo dette a' genovesi; non avendo speranza di essere soccorso, perché una armata spedita di Provenza innanzi che il re sapesse la rebellione di quella città per attendere a difenderla, non avendo avuto ardire di porre in terra, era ritornata indietro: ma per il re si teneva ancora la Lanterna; nella quale, ne' dí medesimi, aveano alcuni legni franzesi messe vettovaglie e altri bisogni.
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