Pagina (1118/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Narravasi nel proemio della confederazione, che si publicò poi solennemente nella chiesa di Santa Maria del popolo, che avendo i viniziani recusata ostinatamente la pace, e il pontefice, per le necessità della republica cristiana, protestato di abbandonargli, Cesare entrava e accettava la lega fatta l'anno mille cinquecento undici tra il pontefice il re d'Aragona e i viniziani, secondo che allora gli era stata riserbata la facoltà; prometteva aderire al concilio lateranense, annullando il mandato e revocando tutte le procure e atti fatti in favore del conciliabolo pisano; obligavasi non aiutare alcuno suddito o inimico della Chiesa, e specialmente Alfonso da Esti e i Bentivogli occupatori di Ferrara e di Bologna, e di fare partire i fanti tedeschi che erano agli stipendi d'Alfonso e Federigo da Bozzole suo feudatario. Da altra parte il pontefice prometteva aiutare Cesare contro a' viniziani con l'armi temporali e spirituali insino a tanto avesse ricuperato tutto quello che si conteneva nella lega di Cambrai: dichiaravasi, i viniziani essere in tutto esclusi dalla lega e dalla tregua fatta con Cesare, perché aveano contravenuto a l'una e a l'altra in piú modi, ed essere inimici del pontefice, di Cesare e del re cattolico, riservando nondimeno luogo di entrare nella confederazione fra certo tempo e sotto certe condizioni: non potesse il pontefice fare convenzione alcuna con loro senza consentimento di Cesare, o se Cesare non avesse prima ricuperato quel che se gli apparteneva come di sopra: non potessino né il pontefice né Cesare, senza consenso l'uno dell'altro, convenire con alcuno principe cristiano: che durante la guerra contro a' viniziani non molestasse il pontefice Fabrizio e Marcantonio Colonna, riservatogli il procedere contro al vescovo Pompeio e Giulio, e alcuni altri dichiarati rebelli: che per questa capitolazione, se bene si tollerava il possedere Parma, Reggio e Piacenza, non si intendesse pregiudicato alle ragioni dello imperio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Santa Maria Cesare Aragona Chiesa Alfonso Esti Bentivogli Ferrara Bologna Alfonso Federigo Bozzole Cesare Cambrai Cesare Cesare Cesare Cesare Cesare Fabrizio Marcantonio Colonna Pompeio Giulio Parma Reggio Piacenza