Erano in Terroana, bene munita di artiglierie, dugento cinquanta lancie e dumila fanti, presidio piccolo ma non senza speranza di soccorso, perché il re di Francia, attendendo a raccorre sollecitamente l'esercito destinato, di dumila cinquecento lancie diecimila fanti tedeschi, guidati dal duca di Ghelleri, e diecimila fanti del regno, era venuto ad Amiens per dare di luogo vicino favore agli assediati: i quali, non temendo di altro che del mancamento delle vettovaglie, perché di queste non era stata proveduta, eccetto che di pane, Terroana a bastanza, molestavano dí e notte con l'artiglierie l'esercito inimico; dalle quali fu ammazzato il gran ciamberlano regio, e levata una gamba a Talboth capitano di Calès. Premeva il re il pericolo di Terroana; ma per avere tardi e con la negligenza franzese cominciato a provedersi, e per la difficoltà di avere i fanti tedeschi, non aveva ancora messo insieme tutto l'esercito: determinato anche in qualunque caso di non venire a giornata con gli inimici, perché se fusse stato vinto sarebbe stato in manifestissimo pericolo tutto il reame di Francia, e perché sperava nella vernata, la quale in quegli paesi freddi era già quasi vicina. Ma come ebbe congregato l'esercito, restando egli ad Amiens, lo mandò a [Vere] propinquo a Terroana, sotto Longavilla altrimenti il marchese del Rotellino, principe del sangue reale e capo de' gentiluomini del re, e la Palissa; con commissione che, fuggendo qualunque occasione di fatto d'arme, attendessino a provedere le terre circostanti, insino ad allora per la medesima negligenza male provedute, e a mettere se potevano soccorso di gente e di vettovaglia in Terroana: cosa in sé difficile, ma diventata piú difficile per la piccola concordia de' capitani; de' quali ciascuno, l'uno per la nobiltà l'altro per la lunga esperienza della milizia, arrogava a sé la somma del governo.
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