La quale deliberazione fu molto grata al re di Francia, perché temeva non andassino a percuotere nelle parti piú importanti del suo reame, cosa che lo metteva in molte difficoltà: perché, se bene avesse già congregato esercito potente, trovandosi oltre a cinquecento lancie che aveva messe a guardia di San Quintino, dumila lancie ottocento cavalli leggieri albanesi diecimila fanti tedeschi mille svizzeri ottomila fanti del regno suo, era molto piú potente l'esercito inghilese; nel quale, concorrendovi ogni dí nuovi soldati, era publica fama trovarsi ottantamila combattenti. Però il re, non sperando molto di potere difendere Bologna e il resto del paese posto di là dalla riviera di Somma, dove temeva che gli inghilesi non si volgessino, pensava alla difesa di Abbavilla e Amiens e [del]l'altre terre che sono in sulla Somma, e a resistere che non passassino quella riviera; e cosí andarsi temporeggiando, insino che la stagione fredda sopravenisse o che la diversione del re di Scozia, nella quale molto sperava, facesse qualche effetto: camminando in questo tempo l'esercito suo lungo la Somma, per non lasciare guadagnare il passo agli inimici. Credettesi che della deliberazione degli inghilesi, indegna certamente d'uomini militari e di sí grande esercito, fusse stata cagione o i conforti di Cesare, che sperasse che, pigliandosi, potesse o allora o con tempo pervenire in potestà del nipote, al quale si pretendeva che appartenesse, o perché temessino, andando ad altro luogo, della difficoltà delle vettovaglie, o che l'altre terre alle quali andassino non fussino soccorse dagli inimici.
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