Tanto sono dissimili i modi della milizia presente dalla virtú degli antichi! i quali, non che subornassero i percussori, revelavano allo inimico se alcuna sceleratezza si trattava contro a lui, confidandosi di poterlo vincere con la virtú. La quale congiurazione venuta a luce, fu degli scelerati fanti preso dai magistrati il debito supplicio. Alloggiavano le genti spagnuole, diminuite non poco di numero, tra Montagnana, Cologna ed Esti; i quali per sforzare al ritirarsi nel reame di Napoli, i viniziani ordinavano una armata, della quale avevano fatto Andrea Gritti capitano generale: la quale, destinata ad assaltare la Puglia, fu per varie difficoltà alla fine disarmata e messa in silenzio. Vennono poi gli spagnuoli alle Torri appresso a Vicenza stimolati da i tedeschi che erano in Verona di andare insieme con loro a dare il guasto alle biade de' padovani; ma avendogli aspettati in quello alloggiamento invano piú dí, perché erano ridotti a piccolissimo numero e impotenti a adempiere le promesse sotto le quali gli avevano chiamati, lasciato il disegno del guasto e ottenuti da loro mille cinquecento fanti, andorono con settecento uomini d'arme settecento cavalli leggieri e tremila cinquecento fanti spagnuoli a campo a Cittadella, nella quale terra erano trecento cavalli leggieri. Dove essendo arrivati a due ore di dí, avendo cavalcato espediti tutta la notte, batteronla subito con l'artiglieria; e il dí medesimo la preseno, con tutti quegli cavalli, per forza, al secondo assalto, e si ritornorono al primo alloggiamento propinquo a tre miglia a Vicenza: non si movendo l'Alviano, il quale, avendo avuto dal senato comandamento di non combattere, si era, con settecento uomini d'arme mille cavalli leggieri e settemila fanti, fermato in alloggiamento forte in sul fiume della Brenta, dal quale co' cavalli leggieri travagliava continuamente gli inimici.
| |
Montagnana Cologna Esti Napoli Andrea Gritti Puglia Torri Vicenza Verona Cittadella Vicenza Alviano Brenta
|