Ma accade quasi sempre, per il giudicio corrotto degli uomini, che ne' re è piú lodata la prodigalità, benché a quella sia annessa la rapacità, che la parsimonia congiunta con la astinenza della roba di altri. Alla virtú rara di questo re si aggiunse la felicità rarissima, perpetua, se tu levi la morte dell'unico figliuolo maschio, per tutta la vita sua: perché i casi delle femmine e del genero furno cagione che insino alla morte si conservasse la grandezza; e la necessità di partirsi, dopo la morte della moglie, di Castiglia fu piú tosto giuoco che percossa della fortuna. Tutte l'altre cose furno felicissime. Di secondogenito del re di Aragona, morto il fratello maggiore, [ottenne quel reame], pervenne, per mezzo del matrimonio contratto con Isabella, al regno di Castiglia; scacciò vittoriosamente gli avversari che competevano al medesimo reame; recuperò poi il regno di Granata, posseduto dagli inimici della nostra fede poco meno di ottocento anni; aggiunse allo imperio suo il regno di Napoli, quello di Navarra, Orano e molti luoghi importanti de' liti di Africa: superiore sempre e quasi domatore di tutti gli inimici suoi. E, ove manifestamente apparí congiunta la fortuna con la industria, coprí quasi tutte le sue cupidità sotto colore di onesto zelo della religione e di santa intenzione al bene comune.
Morí, circa a uno mese innanzi alla morte sua, il gran capitano, assente dalla corte e male sodisfatto di lui: e nondimeno il re, per la memoria della sua virtú, aveva voluto che da sé e da tutto il regno gli fussino fatti onori insoliti a farsi in Spagna ad alcuno, eccetto che nella morte de' re; con grandissima approbazione di tutti i popoli, a' quali il nome del gran capitano per la sua grandissima liberalità era gratissimo e, per l'opinione della prudenza e che nella scienza militare trapassasse il valore di tutti i capitani de' tempi suoi, era in somma venerazione.
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