Arrendessi pochi dí poi la rocca di Maiuolo, luogo necessario ad assediare San Leo, perché è vicina a un miglio e situata allo opposito di quella. Intorno a San Leo furno messi duemila fanti che lo tenessino assediato, perché per il sito suo fortissimo niuna speranza vi era di ottenerlo se non per l'ultima necessità della fame; e nondimeno, tre mesi poi, fu preso furtivamente per invenzione maravigliosa di uno maestro di legname il quale, salito una notte per una lunghissima scala sopra uno dirupato che era riputato il piú difficile di quel monte, e fatta portare via la scala, dimorato in quel luogo tutta la notte, cominciò, subito che apparí il dí, a salire con certi ferramenti, tanto che si condusse insino alla sommità del monte; donde scendendo, e con gli instrumenti di ferro facilitando alcuni de' luoghi piú difficili, la notte seguente, per la medesima scala, se ne ritornò agli alloggiamenti: dove fatto fede potersi salire, ritornò la notte deputata per la medesima scala, seguitandolo cento cinquanta fanti de' piú eletti; co' quali fermatosi in sul dirupato, come fu l'alba del dí, perché era impossibile salire di notte piú alto, cominciorno per quegli luoghi strettissimi a salire uno a uno. Ed erano già montati alla sommità del monte circa trenta di loro con uno tamburino e con sei insegne, e occultatisi in terra aspettavano i compagni che montavano; ma essendo dí alto, una guardia che partiva dal luogo suo gli vidde cosí prostrati in terra, e avendo levato il romore, essi vedutisi scoperti, non aspettati altrimenti i compagni, dettono il cenno come erano convenuti a quegli del campo: i quali, secondo l'ordine dato, assaltorono subito con molte scale il monte da molte parti, per divertire quegli di dentro.
| |
Maiuolo San Leo San Leo
|