Lib.13, cap.4
Ritirata dell'esercito di Lorenzo verso Monte Baroccio; scaramuccie coi nemici, che li prevengono nell'occupazione del luogo. Posizione dei due eserciti. Nuovo spostarsi dell'esercito di Lorenzo. Presa di San Gostanzo. L'esercito di Lorenzo sotto Mondolfo; ferita di Lorenzo. Resa del castello.
Le castella di Orciano e Sorbolungo, poste in luogo eminente, sono distanti l'uno dall'altro poco piú di due miglia; nel mezzo sono tutte colline e monticelli, e uno castello chiamato Barti, dove era alloggiata parte della gente di Francesco Maria: nella quale propinquità degli eserciti si attese tutto il dí seguente a scaramucciare. Vari erano i consigli tra i capitani dell'esercito di Lorenzo: perché alcuni, e quegli massime dalla sentenza de' quali non pendeva la deliberazione, confortavano che si andasse ad assaltare gli inimici, parendo forse loro, senza mettere né sé né altri a pericolo, col proporre vanamente consigli arditi acquistare nome di coraggiosi; ma Renzo e Vitello, il parere de' quali era sempre seguitato da Lorenzo, dissuaseno questo consiglio, perché gli inimici erano alloggiati in sito forte, avevano il castello a ridosso dove non poteva andarsi se non per cammino difficile: dannando ancora il soprasedere in quegli luoghi come cosa inutile e da non partorire l'effetto per il quale si erano mossi da Pesero; perché essendo Sorbolungo in potestà di Francesco Maria, era molto difficile impedire le vettovaglie del Vicariato. Con le quali ragioni, avendo dannata ogn'altra deliberazione, ottenevano per necessità che si dovesse ritornare indietro.
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