Le quali cose non essendo note a Francesco Maria, cominciò a sospettare per alcune parole dette incautamente da Renzo da Ceri a uno tamburino degli spagnuoli; perché, come motteggiando, lo dimandò: - Quando vorranno quegli spagnuoli darci prigione il vostro duca? - La quale voce, entrata piú altamente nel petto di Francesco Maria, gli avea data cagione di osservare diligentemente se nello esercito fusse fraude alcuna. Ma finalmente, per le scritture intercette ne' carriaggi di Lorenzo, comprese, Maldonato essere autore di qualche insidia. La quale cosa avendo dissimulata insino a quello dí, né gli parendo doverla piú dissimulare, chiamati a parlamento tutti i fanti spagnuoli, egli stando in luogo rilevato in mezzo di tutti, cominciò a ringraziargli con efficacissime parole delle opere che con tanta prontezza avevano fatto per lui, confessando non essere, o ne' tempi moderni o nelle istorie antiche, memoria di principe o di capitano alcuno che avesse tante obligazioni a gente di guerra quante conosceva egli d'avere con loro: conciossiaché, non avendo denari né modo di promettere loro remunerazione, essendo, quando bene avesse recuperato tutto il suo stato, piccolo signore, non fatto mai loro alcuno beneficio, non essendo della medesima nazione né avendo mai militato ne' campi loro, si fussino sí prontamente disposti a seguitarlo contro a uno principe di tanta grandezza e riputazione; né tirati dalla speranza della preda, perché sapevano essere condotti in uno paese povero e sterile.
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