Pagina (1339/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Delle quali operazioni non avendo facoltà di rendere loro grazie se non con la sincerità della volontà e dell'animo, essersi sommamente rallegrato che avessino acquistato, non solo per tutta Italia ma per tutte le provincie di Europa, maravigliosa fama, alzando insino al cielo ciascuno la loro egregia fede e virtú, che pochissimi di numero, senza danari senza artiglierie senza alcuna delle provisioni necessarie alla guerra, avessino tante volte fatto voltare le spalle a uno esercito abbondantissimo di danari e di tutte l'altre cose, nel quale militavano tante bellicose nazioni, e contro alla potenza di uno pontefice grandissimo e dello stato de' fiorentini, a' quali era congiunta l'autorità e il nome de' re di Francia e di Spagna: disprezzati, per mantenere la fede e la fama degli uomini militari, i comandamenti de' propri signori. Le quali cose come per la gloria del nome loro gli davano incredibile piacere, cosí per contrario avergli dato e dargli molestia incredibile tutte le cose che potessino oscurare tanto splendore. Malvolentieri e con inestimabile dolore indursi a manifestare cose che gli costrignessino a offendere alcuno di quegli a ciascuno de' quali aveva prima fatta deliberazione di essere, mentre gli durava la vita, schiavo particolarmente; nondimeno, perché per il tacere suo il disordine cominciato non diventasse maggiore, e perché la malignità di alcuni non spegnesse tanta gloria acquistata da quello esercito, ed essendo anche conveniente che in lui potesse piú l'onore di tutti che il rispetto di pochi, manifestare loro essere in quello esercito quattro persone che tradivano la gloria e la salute di tutti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Italia Europa Francia Spagna