Co' quali apparati essendo coperta la terra e il mare, e assaltato da tante parti lo stato de' turchi, i quali fanno principalmente il fondamento di difendersi alla campagna, pareva, aggiunto massimamente l'aiutorio divino, potersi sperare di guerra tanto pietosa felicissimo fine. Queste cose per trattare, o almanco per non potere essere imputato di mancare allo officio pontificale, Lione, tentati prima gli animi de' príncipi, publicò in concistorio tregue universali per cinque anni tra tutti i potentati cristiani, sotto pena di gravissime censure a chi contravenisse; e perché fussino accettate, e trattate le cose appartenenti a tanta impresa, le quali anche consultava continuamente con gli oratori de' príncipi, destinò legati il cardinale di Santo Sisto a Cesare, quello di Santa Maria in Portico al re di Francia, il cardinale Egidio al re di Spagna e Lorenzo cardinale Campeggio al re d'Inghilterra; cardinali tutti di autorità, o per esperienza di faccende o per opinione di dottrina o per essere intrinsechi al pontefice. Le quali cose benché cominciate con grande espettazione, e ancora che la tregua universale fusse stata accettata da tutti, e che tutti contro a' turchi, con ostentazione e magnificenza di parole, si dimostrassino, se gli altri concorrevano, di essere pronti con tutte le forze loro a causa tanto giusta, nondimeno, essendo reputato da tutti il pericolo incerto e molto lontano, e appartenente piú agli stati dell'uno che dell'altro, ed essendo molto difficile e che ricercava tempo lungo l'introdurre uno ardore e una unione tanto universale, prevalevano i privati interessi e comodità: in modo che queste pratiche non solo non si condusseno a speranza alcuna ma non si trattorono se non leggiermente e quasi per cerimonia: essendo anche naturale degli uomini che le cose che ne' princ
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