E nondimeno, in queste diffidenze e sospetti, continuandosi tra l'uno e l'altro re nella simulazione di amicizia, si convennono in nome loro a Mompolieri il gran maestro di Francia e monsignore di Ceures, in ciascuno de' quali consisteva quasi tutto il consiglio e l'animo del suo re, per trattare sopra lo stabilimento del matrimonio della seconda figliuola del re di Francia col re di Spagna; e molto piú per risolvere le cose del reame di Navarra, la restituzione del quale all'antico re, promessa nella concordia fatta a Noion, benché molto sollecitata dal re di Francia, era stata insino a quel dí differita dal re di Spagna con varie escusazioni: ma la morte del gran maestro, succeduta innanzi parlassino insieme, interroppe la speranza di questa andata.
Morí in questo tempo Lorenzo de' Medici, oppressato da infermità quasi continua da poi che, consumato con infelici auspici il matrimonio, era ritornato di Francia; perché, e pochissimi dí innanzi alla morte sua la moglie, avendo partorito, gli aveva morendo preparata la strada. Per la morte di Lorenzo, il pontefice, desideroso di tenere congiunta, mentre viveva, la potenza de' fiorentini a quella della Chiesa, disprezzati i consigli di alcuni che lo consigliavano che, non restando piú, eccetto lui, alcuno de' discendenti legittimi per linea mascolina di Cosimo de' Medici fondatore di quella grandezza, restituisse alla sua patria la libertà, propose il cardinale de' Medici alla amministrazione di quello stato; o per desiderio di perpetuare il nome della sua casa o per odio, causato per l'esilio, contro al nome della republica.
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