Lib.14, cap.8
Discesa degli svizzeri: loro riluttanza ad assaltare il ducato di Milano: concordato con l'esercito ispano-pontificio. Partenza degli svizzeri dall'esercito francese e causa che l'ha determinata. Il Lautrec spera di far resistenza ai nemici sull'Adda. Prime milizie mandate da Prospero Colonna a passare il fiume. Gli ispano-pontifici passano l'Adda; il Lautrec si ritira a Milano.
Erano intanto i svizzeri scesi nel territorio di Bergamo, e nondimeno, pieni di dispareri e di difficoltà, ritardavano il venire piú innanzi, avendo espressamente recusato il volgersi ad assaltare il ducato di Milano, come il cardinale sedunense e gli agenti del pontefice e di Cesare facevano instanza: facevano anche difficoltà di andare a unirsi con l'esercito che gli aspettava a Ostiano, come preparato di procedere alla offesa del re di Francia, offerendo di andare in qualunque luogo paresse al pontefice nello stato della Chiesa, per la difensione del quale avevano accettato lo stipendio; e nondimeno consentendo, come spesso interpretano le cose barbaramente, di andare ad assaltare Parma e Piacenza, come città appartenenti manifestamente alla Chiesa o almeno come di ragione non certa del re di Francia. Dimandavano ancora che innanzi che si movessino fussino mandati a loro dall'esercito trecento cavalli leggieri, con l'aiuto de' quali potessino raccorre le vettovaglie per il paese donde passavano. Finalmente, pervenuti i cavalli, i quali all'improviso passorono con celerità grande per il territorio de' viniziani, si mossono per andare in luogo vicino all'esercito, dove piú comodamente si potesse consultare e risolvere quello avessino a fare; e in cammino cacciorono alcune genti de' franzesi e de' viniziani le quali, per proibire loro il passare piú innanzi, si erano fermate a Pontoglio o vero al lago Eupilo.
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