Da altra parte i legati apostolici e i capitani, partiti da Orcivecchi e passato di nuovo il fiume dell'Oglio, erano in tre alloggiamenti venuti a Rivolta; non sentendo piú la incomodità delle vettovaglie, perché le terre della Ghiaradadda abbandonate da' franzesi ne somministravano abbondantemente. Quivi intenti gli eserciti l'uno a guadagnare, l'altro a proibire il transito del fiume, Prospero e gli altri capitani preparavano di gittare il ponte tra Rivolta e Cassano; cosa molto dubbia e difficile per la opposizione degli inimici: dove avendo consumato due o tre dí in varie disputazioni e consigli, finalmente Prospero, non conferiti al marchese di Pescara i suoi pensieri acciò che non partecipasse della gloria di questa cosa e, perché non gli pervenisse a notizia, rifiutata l'opera de' fanti spagnuoli, tolte occultamente del fiume Brembo due barchette, mandò di notte con grandissimo silenzio alcune compagnie di fanti italiani a passare il fiume dirimpetto alla terra di Vauri.
È Vauri terra aperta e senza mura, posta in su la riva dell'Adda, distante cinque miglia da Casciano, ove è l'opportunità di passare il fiume; e ha nel mezzo un piccolo ridotto di mura rilevato, a uso di rocchetta. Guardava questo luogo con pochi cavalli Ugo conte de' Peppoli, luogotenente della compagnia delle lancie che aveva in condotta dal re di Francia Ottaviano Fregoso: il quale, sentito lo strepito, fattosi incontro in sulla riva, fu facilmente sforzato a dare luogo per la violenza degli scoppietti; ma si credé che arebbe fatto facilmente resistenza se a' cavalli che aveva seco fusse stato aggiunto qualche numero di scoppiettieri, come esso affermava avere dimandati a Lautrech.
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