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      E nondimeno non mancavano di quegli che, con ragioni o vere o apparenti, si sforzassino di estenuare la gloria di questo fatto, allegando non avere avuta virtú o industria rara né la invenzione né l'esecuzione, perché la natura da se stessa insegna a ciascuno che truova opposizione a' fiumi o passi stretti di cercare di passare o di sopra o da basso, dove non sia chi impedisca; il passo di Vauri essere stato propinquo, opportunissimo e passo per l'ordinario frequentato, e Lautrech essere stato tanto negligente a farlo guardare che la negligenza sua non avea lasciato luogo alla industria; perché, in quale altra cosa potersi commendare la providenza di Prospero che nell'avere provedute occultamente le barche, e governata la cosa col silenzio necessario? Altri, forse troppo diligenti giudici delle cose, e piú pronti a riprendere gli errori dubbi che a laudare l'opere certe, non contenti di diminuire la fama della sua industria, riprendevano che in lui non fusse stata né la providenza né l'ordine conveniente; perché non avendo mandato comandamento alle genti destinate al soccorso, le quali erano alloggiate in Trevi, Caravaggio e in vari luoghi, che si movessino, se non quando ebbe notizia che i fanti mandati innanzi aveano occupato Vauri, tardorono per necessità insino a mezzo dí, i primi, ad arrivare in sulla ripa del fiume, piú di quattordici ore poi che i primi fanti erano passati: di maniera che non si dubita che se Lautrech avesse, quando n'ebbe notizia, fatto quel che fece dopo molte ore, e arebbe recuperato Vauri e rotto i fanti che erano passati, perché a soccorrergli pervenivano tardi i provedimenti ordinati.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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