Pagina (1506/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Quietate come è detto le cose di Lombardia e di Toscana, ma essendo, per l'assenza del pontefice e per le discordie e ambizioni de' cardinali, negletta totalmente dal collegio la cura dello stato della Chiesa, Sigismondo figliuolo di Pandolfo Malatesta, antico signore di Rimini, occupò quasi solo, con debole intelligenza che aveva in Rimini, quella città: e benché, per instanza fattagli dal collegio, il cardinale de' Medici andasse a Bologna come legato di quella città, per ricuperare Rimini e riordinare l'altre cose molto turbate di Romagna, avuta promessa dal collegio che il marchese di Mantova capitano della Chiesa andrebbe in aiuto suo; nondimeno non si messe a effetto cosa alcuna, per mancamento di danari, e perché i cardinali che gli avversavano impedivano ogni deliberazione per la quale fusse per accrescersi la sua riputazione.
     
      Lib.15, cap.1
     
      Timori che il re di Francia ritenti l'impresa del ducato di Milano; gli spagnuoli impongono contribuzioni agli stati italiani. Adriano VI a Roma. Cesare mira ad accordi coi veneziani; intimazione di tregua con Cesare del re d'Inghilterra al re di Francia. Cedola di privilegi di stato di Cesare ai fiorentini. Provvedimenti di Cesare contro i colpevoli della tentata sedizione in Ispagna. Caduta di Rodi in potere di Solimano. Rimini restituita al pontefice; assoluzione dalle censure del duca d'Urbino. Rinvestitura di Ferrara al duca d'Este. Resa del castello di Milano.
     
      La vittoria nuova contro a' franzesi, benché avesse quietato le cose di Lombardia, non aveva per ciò diminuito il sospetto che il re di Francia, essendo pacifico e intero il regno suo ed essendo ritornati salvi i capitani e le genti d'arme che aveva mandate in Italia, non avesse, innanzi passasse molto tempo, ad assaltare di nuovo il ducato di Milano; massime che erano, come prima, parati i svizzeri a andare agli stipendi suoi e il senato viniziano perseverava seco nella antica confederazione: per la considerazione del quale pericolo i capitani cesarei erano costretti a nutrire e a pagare l'esercito; cosa molto difficile, perché né da Cesare né del regno napolitano ricevevano danari, e lo stato di Milano era in modo esausto che non poteva per sé solo sostenere né tanti alloggiamenti né tante spese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Lombardia Toscana Chiesa Sigismondo Pandolfo Malatesta Rimini Rimini Medici Bologna Rimini Romagna Mantova Chiesa Francia Milano Roma Cesare Inghilterra Francia Cesare Cesare Ispagna Rodi Solimano Urbino Ferrara Este Milano Lombardia Francia Italia Milano Cesare Milano