Feciono i franzesi dimostrazione di alloggiare a Gattinara, terra distante un miglio da Romagnana, e intratanto facevano occultamente andare innanzi i carriaggi e l'artiglierie; ma come gli inimici, credendo che alloggiassino, furno cominciati a ritirarsi, andorno piú oltre circa sei miglia ad alloggiare a Ravisingo verso Ivrea. Alloggiorno la sera medesima gli imperiali senza impedimenti in sul fiume, il quale passorno come prima cominciò a lucere la luna; non gli seguitando i viniziani, a' quali, essendo entrati nel territorio del duca di Savoia, pareva avere trapassati gli oblighi della confederazione, per la quale non erano tenuti a altro che alla difesa del ducato di Milano. Procedevano i franzesi in battaglia bene ordinata con lento passo, avendo collocati nel retroguardo i svizzeri; da' quali furno rimessi i primi cavalli e fanti che venendo disordinatamente gli assaltorno, essendo già i franzesi discostati da Ravisingo circa due miglia. Ma sopravenendo il marchese di Pescara co' cavalli leggieri si rinnovò la battaglia, non tale che fermasse il camminare de' franzesi; de' quali in questo ultimo congresso fu ammazzato Giovanni Cabaneo e fatto prigione monsignore di Baiardo, percosso da uno scoppietto, della quale ferita morí poco di poi. Parve al marchese, ancora che già fussino sopravenuti molti soldati, non seguitare gli inimici piú oltre, perché non avea seco artiglierie né altro che una parte sola dell'esercito. Cosí, rimasti i franzesi senza molestia ritornorno, insieme co' svizzeri, alle case loro; avendo lasciato a Bauri di là da Ivrea quindici pezzi d'artiglieria alla custodia di trecento svizzeri e di uno de' signori del paese: ma né queste si salvorno, perché i capitani di Cesare, avutane notizia, mandorno a prenderle.
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