Ma per la tardità del procedere, e perché da ogni parte apparivano pochissimi danari, era questo movimento in piccolissimo concetto: gli occhi l'orecchie gli animi degli uomini erano tutti attenti alle cose di Lombardia; le quali cominciando ad affrettarsi al fine, accrescevano per vari accidenti a ciascuna delle parti ora la speranza ora il timore.
Lib.15, cap.14
Difficoltà degli assediati in Pavia; risposta dei veneziani all'oratore di Cesare. Scarsezza di danari nell'esercito di Cesare. Milizie cesaree in marcia verso Pavia. Diversità di pareri nel consiglio del re di Francia. Il re delibera di perseverare nell'assedio della città; nuove disposizioni delle forze assedianti. Le forze del re di Francia. Gli imperiali prendono il castello di Sant'Angelo. Casi sfortunati per i francesi. Perché i grigioni richiamano gli uomini propri soldati dal re. Appoggio del re d'Inghilterra a Cesare.
Erano gli assediati in Pavia angustiati dalla carestia de' danari, aveano strettezza di munizioni per l'artiglierie, cominciava a mancare il vino e, dal pane in fuori, tutte l'altre vettovaglie; onde i fanti tedeschi già quasi tumultuosamente dimandavano danari, concitati dal capitano loro, oltre a quello che per se stessi faceano: del quale si temeva che secretamente non fusse convenuto col re di Francia. Da altra parte il viceré, avvicinandosi il duca di Borbone, il quale conduceva dell'Alamagna cinquecento cavalli borgognoni e seimila fanti tedeschi, soldati co' danari del re de' romani, era andato a Lodi, ove pensavano raccorre tutto l'esercito; riputando dovere avere esercito non inferiore agli inimici.
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