E obligorono i mandatari del viceré, in uno capitolo da parte confermato con giuramento, che, caso che Cesare non ratificasse fra il tempo questi capitoli, avesse il viceré a restituire i centomila ducati; dovendosi però, insino che i danari non si restituissino, osservare la lega interamente. Alla quale furono aggiunti tre articoli, non connessi nella capitolazione ma posti in scrittura separata, confermati eziandio per giuramento, che contennono: che in tutte, le cose beneficiali del regno di Napoli fusse permesso a' pontefici usare quella autorità e giurisdizione che si disponeva per le investiture del regno; che il ducato di Milano pigliasse in futuro il sale delle saline di Cervia, per quel prezzo e modi che altre volte fu convenuto tra Lione e il presente re di Francia, e confermato nella capitolazione che l'anno mille cinquecento ventuno fece il medesimo Lione con l'imperadore; e che il viceré fusse obligato a fare sí e talmente che il duca di Ferrara restituisse, immediate, alla Chiesa Reggio, Rubiera, l'altre terre che aveva prese, vacante la sedia romana per la morte di Adriano; e che per questo il pontefice, subito che e' ne fusse reintegrato, avesse a pagare a Cesare centomila ducati, e a ogni sua requisizione assolvere il duca dalle censure e privazioni nelle quali era incorso, ma non già dalla pena di centomila ducati promessa in caso di contravenzione allo instrumento fatto con Adriano: e nondimeno, ricuperata che il papa ne avesse la possessione, si avesse a vedere di ragione se quelle terre e Modena appartenevano alla Chiesa o allo imperio; e appartenendosi allo imperio si avessino a riconoscere in feudo da Cesare, appartenendosi alla Chiesa restassino libere alla sedia apostolica.
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