Risponderassi, sento, che per timore di queste cose se gli dimanda la sicurtà di due figliuoli e tra loro il primogenito, l'amore de' quali bisognerà che gli stimi piú che la Borgogna; e io temo che l'amore de' figliuoli opererà piú presto il contrario, quando se gli presenterà nell'animo la memoria loro e la considerazione che l'osservare lo accordo sarebbe il principio di fargli vostri schiavi. Non so se questo pegno bastasse quando e' fusse al tutto disperato di recuperargli in altro modo, perché troppo importa il mettere in pericolo il regno suo, il quale perduto una volta è difficillimo il recuperare; ma si può bene sperare di recuperare col tempo i figliuoli o con accordo o con altra occasione, e per l'età loro tenera sarà manco molesta la dilazione. Ma potendo egli avere uniti seco contro a voi quasi tutti i príncipi cristiani, chi dubita che si ristringerà con loro e cercherà di moderare questo accordo con la via dell'armi? e che il guadagno che noi aremo conseguito di questa vittoria sarà una guerra gagliardissima e pericolosissima? concitata dall'odio, dalla necessità e dalla disperazione del re d'Inghilterra, del re di Francia e di tutta Italia. Da' quali tutti ci difenderemo, se Dio non si straccherà di fare ogni dí per noi di quegli miracoli che tante volte ha fatti insino al presente, se la fortuna muterà natura per noi, e la sua incostanza e mutazione diventeranno in noi, contro a tutti gli esempli delle cose passate, uno esempio di costanza e di stabilità. Abbiamo conchiuso, già tanti mesi, in tutti i consigli nostri, che si faccia ogni opera perché gl'italiani non si unischino col governo di Francia, e ora ci precipitiamo a una deliberazione che leva tutte le difficoltà che insino a ora gli hanno tenuti sospesi, che moltiplica i pericoli nostri che moltiplica le forze degli inimici.
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