Accostossi a questa barca il re in su uno battello, dove era egli, il viceré e Alarcone e otto altri, armati tutti di armi corte; e dall'altra banda della barca si accostò in su un altro battello Lautrech, gli statichi e altri otto compagni, armati nel modo medesimo. Montò dipoi in su la barca il viceré con tutti i suoi e con loro il re, e immediate poi Lautrech con gli otto compagni; in modo che in su la barca si trovò il numero pari da ogni parte, essendo col viceré Alarcone e otto altri, e col re Lautrech e altri otto. I quali come furono saliti tutti nella barca, Lautrech tirò del battello in barca il Delfino; quale, consegnato al viceré e da lui ad Alarcone, fu posto subito nel loro battello; e nel medesimo istante era tirato in barca il piccolo duca d'Orliens. Il quale non vi fu prima che il cristianissimo saltò di barca in su il suo battello, con tanta prestezza che questa permutazione venne a essere fatta in uno momento medesimo; e tiratosi a riva, montò subito, come se temesse di aguato, in su uno cavallo turco di maravigliosa velocità, preparato per questo effetto, e senza fermarsi corse a San Giovanni del Lus, terra sua, vicina a quattro leghe; dove rinfrescatosi prestamente, si condusse con la medesima velocità a Baiona, raccolto con incredibile letizia di tutta la corte. Donde subito espedí in diligenza uno uomo al re di Inghilterra, significandogli con lettere di mano propria la sua liberazione, e con umanissime commissioni di riconoscerla totalmente dalle opere che aveva fatte; offerendo di volere essere seco una cosa medesima e di procedere in tutte le occorrenze co' suoi consigli: e poco dipoi gli espedí altri imbasciadori per ratificare solennemente la pace fatta dalla madre con lui, perché nella amicizia di quel re faceva grandissimo fondamento.
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