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      Ma non essendo per queste concordie né dissolute le
      intelligenze né deposte l'armi del popolo, anzi dimostrandosi ogni dí disposizione di maggiore sollevazione, pareva a chi pensava di travagliare le cose di Cesare occasione di grandissimo momento; considerando massime le poche forze e l'altre difficoltà che avevano gli imperiali, e ricordandosi che, nelle guerre prossime, l'ardore maraviglioso che il popolo di Milano e dell'altre terre avevano avuto in favore loro era stato grandissimo fondamento alla difensione di quello stato.
     
      Lib.17, cap.2
     
      Ragioni per cui il pontefice propende ad accordi col re di Francia contro Cesare. Decisione del pontefice e dei veneziani di conchiudere la confederazione col re di Francia. Assoldamento di milizie.
     
      Erano in questi termini le cose d'Italia quando sopravenneno gli avvisi di Francia della pronta disposizione e offerte del re, e della richiesta fatta da lui che e' si mandassino i mandati; e nel tempo medesimo gli imbasciadori del re d'Inghilterra che erano appresso al pontefice lo confortorono assai a pensare che si moderasse la grandezza di Cesare, e a dare animo al re di Francia di non osservare la capitolazione. Per le quali cose non solo i viniziani, che in ogni tempo e in occasioni molto minori avevano confortato a pigliare l'armi, ma il pontefice ancora, che molto difficilmente si disponeva a entrare in questo travaglio, gli parve essere necessitato a raccorre la somma de' discorsi suoi e non differire piú di fare qualche deliberazione.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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