Ma poiché a Dio, forse a qualche buono fine, era piaciuto che e' fusse ferito il corpo della cristianità, e in tempo che tutti gli altri membri di questo corpo erano distratti da altri pensieri che da quello della salute comune, credere la volontà sua essere che per altra via si cercasse di sanare sí grave infermità. E però, toccando questa cura piú allo offizio suo pastorale che ad alcuno altro, avere disposto, posposte tutte le considerazioni della incomodità del pericolo e della dignità sua, procurata il piú presto potesse e con qualunque condizione una sospensione dell'armi in Italia, salire in su l'armata e andare personalmente a trovare i príncipi cristiani, per ottenere da loro, con persuasioni con prieghi con lagrime, la pace universale de' cristiani. Confortare i cardinali ad accingersi a questa espedizione, e ad aiutare il padre comune in sí pietoso offizio; pregare Dio che fusse favorevole a sí santa opera: la quale quando per i peccati comuni non si potesse condurre a perfezione, gli piacesse almeno concedergli grazia che, nel trattarla, innanzi ne fusse escluso dalla speranza gli sopravenisse la morte; perché nissuna infelicità nissuna miseria gli potrebbe essere maggiore che perdere la speranza e la facoltà di potere porgere la mano salutare in incendio tanto pernicioso e tanto pestifero. Fu udita con grande attenzione ed eziandio con non minore compassione la proposta del pontefice, e commendata molto; ma sarebbe stata commendata anche molto piú se le parole sue avessino avuta tanta fede quanta in sé avevano degnità; perché la maggiore parte de' cardinali interpretava che, avendo prese l'armi contro a Cesare nel tempo che già, per le preparazioni palesi de' turchi, era imminente e manifesto il pericolo dell'Ungheria, lo commovesse piú la difficoltà nella quale era ridotta la guerra che il pericolo di quel reame: di che non si potette fare vera esperienza.
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