Ma in questo mezzo i Colonnesi avevano occultamente indotto Napolione Orsino, abbate di Farfa, a pigliare l'armi in terra di Roma, come soldato di Cesare; la quale cosa dissimulando il pontefice, al quale ne era penetrata occultamente la notizia, e da chi prima aveva ricevuto danari, tiratolo con arte a andare a incontrare Valdemonte, quando veniva di Francia, lo fece prendere appresso a Bracciano e metterlo prigione in Castello Santangelo.
Attendeva il pontefice a provedere danari, né gli bastando i modi ordinari vendeva i beni di molte chiese e luoghi pii; e supplicando a' príncipi, ottenne di nuovo dal re di Inghilterra trentamila ducati, i quali gli portò maestro Rossello suo cameriere: col quale venne Robadanges, con diecimila scudi mandati dal re di Francia per conto della decima; la quale il papa stretto dalla necessità gli aveva concesso, con promissione di dargli, oltre a' pagamenti de' quarantamila scudi alla lega e de' ventimila al papa ciascuno mese, trentamila ducati di presente e trentamila altri fra uno mese. Commesse anche il re di Inghilterra a maestro Rossello che intimasse al viceré e al duca di Borbone una sospensione d'armi, per dare tempo al trattato della pace che secondo la volontà di Cesare si teneva in Inghilterra, altrimenti protestargli la guerra: e pareva allora che quel re, cupido del matrimonio della figliuola col re di Francia, inclinasse al favore de' collegati; il quale matrimonio subito che fusse succeduto, prometteva di entrare nella lega e rompere la guerra in Fiandra.
| |
Colonnesi Napolione Orsino Farfa Roma Cesare Valdemonte Francia Bracciano Castello Santangelo Inghilterra Rossello Robadanges Francia Inghilterra Rossello Borbone Cesare Inghilterra Francia Fiandra
|