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      orte in su il colle di Troia. Lautrech, a quattordici dí, girò quello colle dalla banda di sopra che risguarda mezzodí verso la montagna, e voltando il viso a Troia cominciò a salire, e guadagnato il poggio con grossa scaramuccia fece uno alloggiamento cavaliere a loro, e gli costrinse a colpi di artiglierie a ritirarsi, guadagnando per sé lo alloggiamento loro, parte in Troia parte a ridosso: in modo che Troia e lo esercito imperiale restorono tra l'esercito franzese e San Severo, il che difficultava i soccorsi che e' potessino avere da Napoli, e anche in grande parte impediva le vettovaglie che potessino condursi a loro; benché, per essere scarichi di bagaglie e di gente inutile, non consumassino molto. E da altra parte erano impedite da essi le vettovaglie che andavano da San Severo al campo franzese; e anche tenevano in pericolo San Severo, il quale potevano assaltare con una parte delle loro genti senza che i franzesi se ne accorgessino.
      Cosí stando alloggiati gli eserciti, i franzesi di là da Troia di verso la montagna, gl'imperiali dalla banda di qua verso Nocera a ridosso della terra, in su la spiaggia molto fortificata, ed essendo la piú parte de' luoghi circostanti in mano de' franzesi, dimororono cosí insino a' diciannove dí, dandosi tutta notte all'arme e ogni dí facendo scaramuccie, in una delle quali fu preso Marzio Colonna; e interrompendo spesso le vettovaglie che andavano da San Severo e da Foggia allo esercito franzese (che per questo ebbe qualche stretta), né si potevano condurre senza grossa scorta.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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