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      Nondimeno Lautrech, considerando che in tanta moltitudine e virtú di difensori, e per la fortificazione del monte il quale si poteva soccorrere, l'espugnare o il monte o la città era cosa molto difficile, né volendo forse spendere con piccolissima speranza i danari, per timore che poi per sostentare le spese ordinarie non gli mancassino, deliberò di attendere non alla espugnazione ma allo assedio; sperando che innanzi passasse molto tempo avessino a mancare agli inimici o le vettovaglie o [i] danari. Indirizzò adunque e l'animo e tutte le provisioni all'assedio lento, intento a impedire che per terra non vi entrassino vettovaglie, e a sollecitare la venuta delle galee viniziane per privargli del tutto delle vettovaglie marittime. Quivi, mutato consiglio, permesse si facessino le scaramuccie, perché i soldati stando in ozio non perdessino d'animo; e però se ne faceva spesso, e con grande laude delle bande nere; le quali, eccellenti per la disciplina di Giovanni de' Medici in questa specie di combattere, non avevano insino allora dimostrato quel che in giornata ordinaria e in battaglia ferma e stabile valessino in campagna. Arrivorno in questo tempo allo esercito ottanta uomini d'arme del marchese di Mantova e cento del duca di Ferrara; il quale duca benché fusse stato ricevuto in ampia protezione del re di Francia e de' viniziani, nondimeno aveva tardato quanto aveva potuto a fargli muovere, per regolare le sue deliberazioni con quello che si potesse congetturare dello evento futuro della guerra.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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