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      Dal quale disordine gl'imperiali presa speranza di maggiore successo uscirno di nuovo fuora molto grossi: ma messosi il campo in arme e fattosi forte alle trincee, si ritirorno. Ritornò pure di nuovo Filippino, per molta instanza che gli fu fatta, nel golfo di Napoli. E a' ventisette non erano ancora finite le trincee cominciate per serrare la via di verso Somma; e gli spagnuoli ogni dí correvano e rompevano le strade, conducendo dentro quantità grande di carnaggi: a che i cavalli del campo gli facevano poco ostacolo, perché cavalcavano rarissime volte. E Lautrech, cominciando a desiderare supplemento di fanti ma non cedendo in tutto a' consigli degli altri, instava che di Francia gli fussino mandati per mare seimila fanti di qualunque nazione, perché per la carestia e infermità ne partivano molti del campo; e in tante difficoltà cominciava a essere solo a sperare la vittoria, fondandosi in su la fame: né aveva però fatto altro progresso, intorno alle mura di Napoli, che levare l'acqua a uno mulino di che quegli di dentro si servivano.
      Procedeva in questo tempo in Calavria Simone Romano, con dumila fanti tra corsi e paesani. Al quale benché si fussino opposti... Sanseverino principe di bisignano e... figliuolo di Alarcone con mille cinquecento fanti del paese, nondimeno difficilmente lo sostenevano; donde il figliuolo di Alarcone si ritirò in Taranto, lasciato il principe in campagna: ma poco dipoi Simone Romano acquistò Cosenza per accordo; e dipoi, nella occupazione di una terra vicina, prese il principe di Stigliano e il marchese di Laino suo figliuolo con due altri suoi figliuoli.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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