Le quali pratiche, aggiunte alla stracchezza de' príncipi, facevano che i collegati alle provisioni della guerra procedevano lentamente. Perché e in Lombardia era il maggiore pensiero se gli spagnuoli, venuti a Genova, arebbeno facoltà di passare a Milano (donde per mancamento, di denari erano partiti quasi tutti i tedeschi); a' quali condurre andato il Belgioioso con cento cavalli insino a Casé, passò di quivi sconosciuto a Genova, donde condusse i fanti a Savona per raccôrre cinquecento fanti venuti di nuovo di Spagna e sbarcati a Villafranca. Ma nel regno di Napoli, dubitando gli imperiali che la rebellione dell'Aquila e della Matrice, e la testa fatta in Puglia, non partorissino cosa di maggiore momento, deliberorno voltare alla espugnazione di quegli luoghi le genti che aveano: però fu deliberato che 'l marchese del Guasto andasse co' fanti spagnuoli alla recuperazione delle terre di Puglia, e il principe co' fanti tedeschi andasse alla recuperazione dell'Aquila e della Matrice. Il quale come si accostò all'Aquila, quegli che erano nell'Aquila se ne uscirono, e Oranges compose la città e tutto il suo contado in centomila ducati; tolta ancora la cassa di argento, la quale Luigi decimo re di Francia aveva dedicata a san Bernardino. Di quivi mandò gente alla Matrice, dove era Cammillo Pardo con quattrocento fanti, che se ne era uscito prima con promessa di tornare; ma o temendo perché non vi era vino e tolto l'acqua, e discordia tra la terra e i fanti, o per altra cagione, non solo non vi tornò ma non mandò anche loro tutti i denari che gli mandorono i fiorentini per sostentare quel luogo: però i fanti se ne uscirono per le mura, e la terra si arrendé. E si temeva che Oranges non passasse in Toscana a instanza del pontefice.
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