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      Alloggiato Oranges l'esercito, e distesolo molto largo in su i colli di Montici, del Gallo e di Giramonte, e avuti guastatori e alcuni pezzi piccoli di artiglieria da' lucchesi, fece lavorare uno riparo, credevasi per dare uno assalto al bastione di Saminiato; e all'incontro, per offenderlo, furono piantati nell'orto di Saminiato quattro cannoni in su uno cavaliere. Arrenderonsi subito al principe le terre di Colle e di San Gimignano, luoghi importanti per facilitare le vettovaglie che venivano da Siena. Piantò, a' ventinove, Oranges in su uno bastione del Giramonte quattro cannoni al campanile di Saminiato per abbatterlo, perché da uno sagro che vi era piantato era molto danneggiato l'esercito; e in poche ore se ne roppeno due. Però, avendo il dí seguente condotto un altro, tratti che vi ebbeno invano circa cento cinquanta colpi, né potuto levarne il sagro, si astenneno dal tirarvi piú. E considerandosi per tutti la oppugnazione di Firenze, massime da uno esercito solo, essere difficillima, cominciorono le fazioni a procedere lentamente, piú tosto con scaramuccie che con maniera di oppugnazione. Fecesi, a' due di novembre, una grossa scaramuccia al bastione di San Giorgio e a quello di San Niccolò e della strada Romana; e a' quattro fu piantata in su il Giramonte una colubrina al palazzo de' signori, che al primo colpo si aperse. E a' sette, i cavalli che erano dentro scorseno in Valdipesa, e preseno cento cavalli la piú parte utili; e cavalli e archibusieri, usciti dal Pontedera, preseno sessanta cavalli, tra le Capanne e la torre di San Romano.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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